TRUST si propone di affrontare i limiti nelle segnalazioni e nelle denunce dei discorsi e dei crimini d’odio contro le donne musulmane in Italia.
Il progetto risponde alla vulnerabilità di un gruppo che in Italia è particolarmente colpito da episodi di intolleranza, razzismo e xenofobia e che, secondo gli studi disponibili, non vengono denunciati.
TRUST si propone di affrontare le ragioni alla base di tali limiti promuovendo un dialogo partecipativo tra i rappresentanti dei LEA e delle autorità locali, con gli operatori delle organizzazioni CSO e i leader delle comunità vulnerabili. L’approccio partecipativo mira a creare un quadro cooperativo per individuare gli approcci e le soluzioni più adatte a fornire assistenza alle vittime, contribuendo così a portare alla luce le situazioni in cui i reati non vengono solitamente denunciati.
Più specificamente, il progetto si propone di raggiungere i seguenti obiettivi specifici:
Mappare le principali tipologie di discriminazione, violenza e crimini d’odio contro le donne musulmane in Italia, comprese le intersezioni tra razzismo e altre forme di pregiudizio.
Definire le cause alla base dei fenomeni di sotto-segnalazione e sotto-registrazione dei crimini e dei discorsi d’odio contro le donne musulmane in Italia.
Promuovere e favorire il dialogo tra i LEA e le autorità locali con gli operatori delle OSC e i leader delle comunità vulnerabili, al fine di individuare soluzioni comuni per affrontare il problema della sotto-segnalazione e della sotto-registrazione dei crimini d’odio e dei discorsi d’odio contro le donne musulmane in Italia, attraverso l’adozione di un approccio partecipativo innovativo.
Rafforzare un meccanismo di risposta efficace per facilitare la segnalazione e la registrazione di discriminazioni e crimini contro le donne musulmane, pilotando un piano d’azione per le parti interessate identificate (LEA, autorità locali, CSO, leader di comunità).