Continuiamo con la serie di “racconti” dei territori in cui è stato implementato il Piano d’Azione.
In Trentino abbiamo visto diverse entità unirsi, mettere in comune risorse e condividere competenze. Questa collaborazione esemplifica il potenziale che sblocchiamo quando mettiamo da parte le differenze e lavoriamo verso una visione condivisa.
Perché proprio il Trentino, e non solo il suo capoluogo?
Proprio per la peculiarità di ciascuna zona.
Trento è stata la sede del Concilio che ha dato origine alla contro riforma e dove ha sede la facoltà di Sociologia, dalla quale sono usciti molti personaggi, che nel bene o nel male, hanno segnato la soria italiana dagli anni ‘70 in poi (uno fra tutti Mauro Rostagno).
Rovereto con la Vallagarina è un territorio che era legato ad un’economia industriale e produttiva, che ora sta faticando a convertirsi ad un’economia diversa, ma ha delle notevoli attitudini anche morofologiche per la attività agricole di nicchia (coltivazione della vite in particolare); culturalmente e storicamente ha avuto delle influenze con Venezia, essendo stata dominata della Repubblica Veneziana.
Moena con la Val di Fassa è a sua volta differente sia culturalmente, sia economicamente: in essa, innanzi, tutto risiede la popolazione di lingua ladina, che quindi è minoranza ed allo stesso tempo maggioranza linguistica.